“…al capolinea di piazza dei Gerani ci arrivo da solo e il conducente smonta spegnendo le luci, chissà se ne ripartirà un altro, di 19, mi chiedo, nella piazza non ci sono gerani né un’anima viva e senza occhiali da vista tutto è confuso e tenebroso, pazienza, animo, mai chiedere aiuto, mai disperare, mica è il Bronx, sono in buona forma, grazie al nuoto, il mio fisico è abbastanza compatto, non dico di incutere rispetto ma insomma, non sono mica una nonna con la borsetta e posso pure tornare a piedi, fino a un certo punto, poi nel mondo civilizzato troverò un taxi o qualcosa. Ed è pur sempre una bellissima e calda notte romana di fine agosto.”
(Edoardo Albinati – 19)
A Centocelle le cose stanno cambiando. Il deserto raccontato da Albinati qualche anno fa rimane, ma aprono pizzerie, bar, negozietti alternativi già da qualche anno, e qualcuno che vola con la fantasia parla di nuova frontiera di Roma Est, di evoluzione del Pigneto, del Village, di San Lorenzo e di Torpigna che fanno corona alla mecca della nuova gentrification made in della Caput. Continua a leggere Ma Centocelle se ne frega