Coltivando la musa per costruire il futuro

Da giorni rimugino su uno scritto del mio amico Antonio Cipriani, che ha innescato i soliti deragliamenti e deliri, oltre alla riconnessione con altre cose che mi spiegano a me stesso.

Cari amici, il Cip, al secolo Antonio Cipriani, che molti di voi conoscono, mi funziona ormai da quasi un quarto di secolo da stimolatore di ragionamenti ponderosi e arravugliati su sé stessi, che generano lampi ed epifanie, elucubrazioni e letture, e la solita mole di inutili sbattimenti intracranici.
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