Storie da bar/2
Lei entrò biondissima nel bar e tutti si zittirono.
Avanzò verso il bancone e ordinò da bere un Campari soda.
Lui le arrancò dietro tutto trafelato.
– Lei invece cosa prende? – Chiese il barista.
– Un tè – esalò lui in un soffio.
– Caldo? – chiese il barista, aggrottando le sopracciglia.
Lui annuì.
Si accomodarono al tavolino. Lui trasse dalla pila dei giornali la Gazzetta dello Sport.
Lei si guardò intorno, annoiata. All’improvviso si sentirono delle grida provenire dall’esterno.
Era scoppiata una specie di rissa. Un pazzo aveva preso a schiaffi un vecchio perché secondo lui gli aveva mancato di rispetto. La gente cercava di tenerlo a freno. Qualcuno portava via il vecchio per evitare guai peggiori.
Il barista schizzò fuori e prese per il collo l’energumeno.
Glì gridò nelle orecchie delle cose indistinguibili.
Lo scosse forte, poi lo mollò. Tornò dentro.
Portò al tavolo il vassoio col Campari e il bricco del tè.
Una teierina bianca con una tazza triste e un-filtro-uno di tè Star. Senza limone. Una bustina di zucchero.
Lui si lamentò perché la Star scrive tea invece di tè.
Il barista guardò lei, che scosse il capo.
Lui riprese la lettura del pezzo sul calciomercato dell’Inter.
Forse Icardi se ne va, commentò tra i denti. Chissà chi prendiamo.
Lei si complimentò col barista per il coraggio con cui aveva affrontato l’energumeno fuori dal bar.
Il barista commentò: bisogna farsi rispettare. Questo tizio ogni tanto appare e combina guai. Gli ho detto di non farsi più vedere o se la vedrà con me.
Lei annuì e alzò il bicchiere. Ben fatto, disse. Brindo al coraggio.
Lui ghignò commentando una statistica sulle finali di Champions League perse dalla Juventus.
Il barista si preparò un drink, senza distogliere lo sguardo da lei.
Fuori cominciò a piovere.
Mi sono trovata in una situazione simile, a un bar con un accompagnatore del genere…ho ben presente il barista che guarda lei e scuote la testa 😂.
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anche questa situazione in parte è vera…
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